A partire dal 1530, si diffusero in Italia i fagioli. La cosiddetta “carne dei poveri” si affermò dappertutto, in particolar modo nelle difficili zone montane. Per questo, il Fagiolo Gialét, noto anche come “fagiolo solferino” o “fasol biso”, non fa eccezione, anche se la sua presenza documentata risale agli inizi del ‘900.
È coltivato nella Val Belluna, principalmente nei comuni tra Seren del Grappa (BL) e Ponte nelle Alpi, sia a destra che a sinistra del fiume Piave.
Grazie alla sua buccia sottilissima è ottimo per creme o da mangiare in insalata.